Lo Spritz Veneziano è diventato negli ultimi anni una delle bevande simbolo dell’aperitivo italiano. Questo cocktail a base di Aperol o Campari, prosecco e soda è facile da preparare, rinfrescante e perfetto per cominciare una serata in compagnia. Ma da dove deriva questa colorata miscela? E perché è così popolare proprio a Venezia e in tutto il Veneto? In questo post analizzeremo le origini dello Spritz, le sue varianti regionali e i consigli per preparare a casa il perfetto Spritz Veneziano.
Fatti Chiave
Informazioni | Descrizione |
Nome del cocktail | Spritz Veneziano |
Paese d’origine | Italia, Venezia e Veneto |
Tipologia | Aperitivo analcolico o cocktail alcolico |
Ingredienti base | Prosecco, Aperol o Campari, soda/seltz |
Presentazione | Servitо con ghiaccio in un bicchiere tumbler alto |
Guarnizione | Fetta d’arancia o limone |
Gradazione alcolica | Circa 10-15%, in base alla quantità di bitter |
Attrezzatura necessaria | Shaker, cucchiaio da bar, bicchieri tumbler |
Momento di consumo | Aperitivo, prima di cena |
Abbinamenti | Stuzzichini salati, patatine, olive, salatini |
Curiosità | Il nome deriva dal verbo tedesco “spritzen” |
La storia dello Spritz Veneziano
Le origini dell’aperitivo veneziano
Si fa risalire la nascita dello Spritz ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, quando i soldati imperiali di stanza nella città di Venezia cominciarono a miscelare il vino locale con l’acqua di seltz per rendere la bevanda meno alcolica. L’aggiunta del bitter, che conferiva un sapore più deciso, sarebbe invece avvenuta intorno al 1920 per opera dei distillatori della famiglia veneziana Carpano, che secondo alcune fonti produsse per prima l’Aperol.
L’affermazione dello Spritz in Veneto
La ricetta originale si diffuse rapidamente anche oltre Venezia, in tutto il Veneto, tanto da diventare parte integrante del rituale dell’aperitivo in regione. Ogni città sviluppò poi delle piccole varianti: ad esempio, a Padova e Treviso si usa preferibilmente il Campari al posto dell’Aperol. Lo Spritz divenne così popolare da varcare i confini regionali e conquistare tutta Italia a partire dagli anni ’80.
Lo Spritz ai giorni nostri
Oggi lo Spritz è senza dubbio l’aperitivo per eccellenza in Veneto, conosciuto ed apprezzato in ogni angolo d’Italia e all’estero come simbolo dell’arte di bere bene e con gusto tutta italiana. La ricetta originale si è arricchita con innovative rivisitazioni che sostituiscono il bitter con liquori come il Cynar, il Select o altri infusi alle erbe. E intorno ad uno Spritz si ritrova ancora quell’atmosfera gioviale da osteria che ha decretato il successo di questo storico cocktail!
Ingredienti
Prosecco
Il prosecco è un vino bianco frizzante prodotto nella regione del Veneto. Si caratterizza per il sapore asciutto, la buona acidità e le fine bollicine. È l’ingrediente base che conferisce allo spritz la sua anima più rinfrescante e leggera. Il prosecco ideale per questo cocktail deve essere giovane e non troppo secco.
Bitter all’arancia
Sia esso Aperol, Campari o un altro bitter italiano, è l’ingrediente che dona il tipico colore arancione e il retrogusto amarognolo. L’aroma agrumato di questi liquori serve a bilanciare la dolcezza del prosecco rendendo lo spritz perfettamente equilibrato nel dolce-amaro.
Soda o seltz
L’acqua di soda o frizzante è ciò che ”spritza” questo cocktail, da cui il nome. La sua funzione è quella di allungare la bevanda rendendola più leggera e aumentando la rinfrescabilità. Deve essere molto frizzante per enfatizzare le bollicine del prosecco.
Dosi
- Prosecco frizzante: 8 cl
- Bitter all'arancia (Aperol o Campari): 4 cl
- Soda/seltz: 2 cl
- Fetta d'arancia per guarnire
Istruzioni
- Versare direttamente nel bicchiere alto da spritz gli ingredienti nel seguente ordine: Il bitter, Il prosecco, la soda
- Mescolare molto delicatamente con un cucchiaio per amalgamare senza smorzare l'effervescenza.
- Guarnire con una fettina d'arancia appoggiata sul bordo del bicchiere.
Consigli per un ottimo Spritz Veneziano
Nella mia esperienza dietro al bancone, ho imparato che la creazione di uno Spritz Veneziano perfetto è un’arte che va oltre la semplice miscelazione di ingredienti.
- La scelta del prosecco gioca un ruolo cruciale: prediligo sempre una versione extra dry, che aggiunge quel tocco di sofisticatezza grazie alla sua spuma persistente. Il bitter, poi, deve avere un carattere forte, capace di contrapporsi elegantemente alle note fruttate del vino, creando un equilibrio perfetto.
- Seguendo il consiglio di Flavio Angiolillo, un maestro nel mondo della mixologia e autore di “Bere bene”, tratto ogni spritz come se fosse un’opera d’arte: mescolo gli ingredienti con estrema delicatezza, “accarezzandoli” piuttosto che mescolando vigorosamente, per preservare la struttura e l’effervescenza.
- Un altro mio segreto è la temperatura di servizio, che considero essenziale per esaltare ogni sfumatura del cocktail: mantenere lo Spritz tra gli 8 e i 10 gradi assicura una freschezza che ne valorizza ogni sorso. E non dimentichiamo l’importanza di un gesto fluido ma deciso nel versare gli ingredienti, accompagnato dal mio personale countdown: “uno, due, tre…spritz!”, che non manca mai di coinvolgere e intrattenere i miei ospiti
Cocktail simili allo Spritz Veneziano
Nome | Descrizione | Sapore | Gradazione alcolica |
Hugo | Un classico aperitivo del Nord Italia a base di prosecco, soda, sciroppo di fiori di sambuco e menta | Rinfrescante, con sentori fruttati e floreali | Circa 10% |
Bellini | Cocktail con prosecco e pèuro, simbolo di Venezia | Dolce, fruttato | 10-12% |
Rossini | Nel Rossini, il prosecco incontra la dolcezza del purè di fragole | Dolce-amaro, fruttato | 11-13% |
Tintoretto | Miscela di prosecco, liquore al caffé e bitter, tipico di Venezia | Amarognolo, retrogusto di caffé | 15% |
Negroni Sbagliato | Un Negroni con il gin sostituito dal prosecco | Secco, col retrogusto erbaceo del vermouth | 12% circa |
Conclusione
Insomma, lo Spritz Veneziano ha conquistato l’Italia e il mondo intero rimanendo fedele alla sua ricetta tradizionale, che riesce ancora oggi a trasmettere tutta l’atmosfera gioiosa dell’aperitivo in osteria. Salute!