Chi non si è mai lasciato tentare da un Bloody Mary alcolico, servito in un tumbler alto, la domenica mattina? Questo cocktail sanguinario, dal colore rosso vivo grazie alla base di vodka e succo di pomodoro, è uno dei cocktail più famosi al mondo. Ma come è nata questa bevanda inconfondibile?
E come ha fatto il barman francese Fernand Petiot a perfezionare la ricetta originale del Bloody Mary all’Harris Bar alla fine degli anni ’30? In questo articolo, immergetevi nella storia del Bloody Mary, scoprite i segreti dietro ogni goccia di salsa Worcestershire e tabasco, e imparate come fare il Bloody Mary perfetto a casa vostra.
Ricetta del Bloody Mary cocktail
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Ingredienti
- 60 ml Vodka
- 120 ml Succo di pomodoro
- 1 pizzico Sale di sedano
- Pepe nero
- Salsa Tabasco
- Salsa Worcestershire
- 30 ml Succo di limone
Istruzioni
- Versare la vodka.
- Aggiungere il succo di pomodoro.
- Aggiungere il sale di sedano e il pepe nero.
- Aggiungere qualche goccia di Tabasco e di salsa Worcestershire.
- Aggiungere il succo di limone. Mescolare il tutto e assaggiare.
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Nutrition
Storia del Cocktail Bloody Mary
Il Bloody Mary è un cocktail a base di vodka, vanta una storia affascinante che attraversa epoche e continenti. Con il suo gusto unico e la versatilità che lo contraddistingue, questo drink è diventato un classico intramontabile amato in tutto il mondo.
Le Origini: La Nascita di un Classico
Le radici del cocktail risalgono agli anni ’20 del XX secolo. Una delle teorie più accreditate attribuisce la sua creazione al bartender Fernand Petiot, che lavorava al New York Bar di Parigi, in seguito ribattezzato Harry’s New York Bar. Petiot mescolò vodka e succo di pomodoro, dando vita a una combinazione innovativa. Il nome del drink si collega spesso a Maria I d’Inghilterra, detta “la Sanguinaria” (Bloody Mary), per la sua rigida persecuzione dei protestanti.
L’Evoluzione: Da New York al Mondo
Nel 1934, Fernand Petiot portò la sua creazione al King Cole Bar dell’hotel St. Regis di New York, dove perfezionò la ricetta aggiungendo spezie e condimenti. Questa evoluzione diede vita a un cocktail più complesso e ricco di sapori. Da allora, il drink è diventato un protagonista dei brunch, evolvendosi ulteriormente con l’introduzione di ingredienti come il Worcestershire, il Tabasco e guarnizioni iconiche come il gambo di sedano.
Il Cocktail Oggi: Innovazione e Variazioni
Oggi, questa creazione storica è sinonimo di creatività nel mondo dei bartender. Numerose varianti sono nate, come il “Bloody Geisha,” che utilizza succo di soia, o il “Red Snapper,” in cui il gin sostituisce la vodka. Tecniche innovative come il “throwing,” ovvero il passaggio del cocktail tra shaker per una miscelazione perfetta, aggiungono un tocco moderno a un classico intramontabile.
Altre ricette simili
Nome | Descrizione | Gusto | ABV |
---|---|---|---|
Virgin Mary | Una versione analcolica del celebre long drink, perfetta per chi guida. | Speziato e fresco | 0% |
Red Snapper | Un cocktail a base di gin che aggiunge un tocco aromatico al classico. | Complesso e erbaceo | 12% |
Bloody Geisha | Una rivisitazione orientale che sostituisce il succo di pomodoro con il sakè. | Delicato e salato | 10% |
Bloody Rita | La tequila prende il posto della vodka per un sapore più deciso. | Aspro e speziato | 14% |
Mary Pickford | Un martini cocktail fruttato che omaggia il nome Mary in chiave dolce. | Dolce e tropicale | 18% |
Moscow Mule | Sebbene non contenga succo di pomodoro, il suo mix di vodka e lime lo rende un drink rinfrescante. | Agrumato e frizzante | 11% |
Red Eye | Un cocktail perfetto per la colazione che combina birra e succo di pomodoro. | Maltato e salato | 5% |
Michelada | Un mix messicano con birra e spezie, ideale per gli amanti dei sapori intensi. | Speziato e fresco | 4% |
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